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sabato 12, domenica 13 ore 19
Cavallerizza Reale, Torino

L'ULTIMA VOLTA CHE VIDI MIO PADRE

Dramma Musicale Animato

di Chiara Guidi
regia Chiara Guidi

soggetto Chiara Guidi
disegni animati
Magda Guidi, Sergio Gutierrez, Andrea Petrucci
musica e suoni originali
Scott Gibbons
scenografia
Chiara Guidi, Giacomo Strada
interpreti dal vivo
Alessia Malusà, Sara Masotti, Federica Rocchi, Chiara Guidi
e i
Piccoli Cantori di Torino, Maestro del coro Carlo Pavese
violoncello
Marianna Finarelli
collaborazione alla sceneggiatura e ai dialoghi
Claudia Castellucci
collaborazione al montaggio video
Cristiano Pinna
disegno delle luci
Fabio Sajiz
disegno del suono
Marco Canali
registrazioni
Marco Olivieri
tecnico luci
Luciano Trebbi
realizzazione costumi
Daniela Fabbri
attrezzeria
Carmen Castellucci

produzione Socìetas Raffaello Sanzio, Espace Malraux Scène nationale de Chambéry e de la Savoie, Festival Temps d'Image 2009/Ferme du Buisson Scène Nationale de Marne La Vallé, Regione Emilia Romagna Ministero della Gioventù - Progetto GECO

durata 50'

L'ultima volta che vidi mio padre porta a compimento un processo di ideazione e ricerca biennale, fra il 2007 e il 2009, che mette in stretta relazione l'arte della recitazione con quella del disegno animato e con la musica. Mentre la tecnologia acustica avrà il compito di trasformare la voce facendole conquistare gradi espressivi estremamente ampi, quella elettronica del video si incaricherà di immettere sulla scena luci e disegni animati che affiancheranno le vive presenze degli attori. Il lavoro ha ora la forma di un dramma musicale animato, ma questa forma complessa e definita è stata, in origine e per due anni, un'esperienza artistica rovesciata. I giovani incontrati da Chiara Guidi nei laboratori che ha condotto a Terni, a Santarcangelo, a Milano e a Roma si sono trovati di fronte a un modo di comporre rovesciato per volere cogliere una qualità essenziale del realizzare un'opera d'arte. Ai disegnatori non è stato dato un soggetto né una sceneggiatura; agli attori non è stato dato un testo. Ciò che occorreva compiere era innanzitutto una forma, abbandonarsi a essa, fidarsi delle sue direzioni, e solo successivamente risalire ai suoi elementi e infine trovare in essa il tema.
In ogni disegno il tratto dell'artista, come una vera e propria voce, si nasconde nel furore dell'abbozzo e dà vita a un racconto. Quel racconto è senza storia, ma fa intravedere le forme e i loro agglomerati attraverso quell'unico e rapido movimento della mano. Migliaia di disegni sono il punto di avvio di questo lavoro e un disegno animato è posto al centro del palco, mentre timbri e toni di voce, raccolti uno ad uno in una lunga perlustrazione, si innervano nell'animazione, volgendo il racconto alla struttura della fiaba, in cerca delle tonalità emotive tipiche dell'ascolto di una narrazione orale. Attraverso passaggi e interruzioni, travasati continuamente dal disegno alla voce, le immagini, guidate da una pulsione mitologica, dirigono la scena come una notazione musicale, il segno grafico di una partitura che l'orecchio del musicista riesce a convertire in forme, e le voci delle attrici interpretano come un testo dentro la voce più che una voce dentro a un testo.
Mettendo insieme immagine e voce, Chiara Guidi ha chiesto ai giovani autori Magda Guidi, Sergio Gutierrez e Andrea Petrucci di realizzare un disegno animato libero da qualsiasi vincolo narrativo predeterminato e ai molti giovani che hanno seguito i suoi laboratori di recitare brani non descrittivi imprimendo loro, viceversa, il carattere ben delineato di un racconto. In entrambi in casi il principio compositivo è stato colpire il cuore della forma. La "dittatura" della trama ha dunque dovuto attendere per ultima il suo turno, in un processo che affonda una radice negli antichi racconti orali, nella libertà delle forme e dei loro agglomerati. L'ultima volta che vidi mio padre è diventato un corpo a corpo tra ombre animate e anime in ombra. La voce di questo spettacolo, la cui eco è sorta prima ancora della partitura sonora, è affidata alle attrici Alessia Malusà, Sara Masotti, Federica Rocchi e a un coro femminile o di voci bianche, rinnovato in ogni città, coinvolto nel lavoro attraverso un breve periodo di laboratorio con Chiara Guidi. Socìetas Raffaello Sanzio

CHIARA GUIDI /SOCÌETAS RAFFAELLO SANZIO
Chiara Guidi sviluppa il proprio lavoro di composizione drammatica vocale attraverso Corsi di Alta Specializzazione e nei Seminari di vocalità che dirige in numerose città di diversi Paesi. Ha composto, in collaborazione con il musicista statunitense Scott Gibbons, l'opera di teatro musicale che riprende il modulo del madrigale e del recitare cantato intitolato Madrigale appena narrabile, 2007; la performance vocale Augustinian Melody, 2007; Night must fall, altra opera musicale del 2008; Flatlandia, 2008, una lettura drammatica da lei stessa interpretata; Ingiuria, una serie di canti imprecatori in collaborazione con i musicisti Blixa Bargeld, Alexander Balanescu e Teho Teardo, e L'ultima volta che vidi mio padre, 2009, dramma musicale con immagini animate, che ha debuttato a CARTA BIANCA 2009 a Chambéry. Nel 2009 Chiara Guidi è stata direttrice della 39a edizione del Festival del Teatro in Piazza di Santarcangelo. Chiara Guidi ha fondato la Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia che ha partecipato al Festival con Voyage au bout de la nuit (2000), Giulio Cesare (2002), M.#10 Marseille e Crescita XV Torino (2005), The Cryonic Chants (2006), Homo Turbae (2009).

PICCOLI CANTORI DI TORINO
Il complesso di voci bianche è nato nel 1972 da un gruppo di bambini con i quali Roberto Goitre volle sperimentare il suo metodo di ritmica e di lettura cantata "cantar leggendo". In breve tempo, il coro fu in grado di eseguire canti popolari, polifonia rinascimentale, composizioni di autori contemporanei. Il coro è stato chiamato a cantare in programmi RAI, dell'Unione Musicale, del Teatro Stabile di Torino, del Teatro Regio di Torino, di MiTo Settembre Musica; ha partecipato a concerti, festival e rassegne in Italia e in Europa. Nel 1998 i Piccoli Cantori hanno fondato l'Associazione Cantascuola, che si occupa di educazione musicale nelle scuole. I bambini che partecipano alle attività del coro hanno un'età compresa tra i 7 e i 18 anni. Il coro è diretto da Carlo Pavese dal 2005. Lo staff musicale comprende anche Barbara Sartorio (maestro sostituto), Gianfranco Montalto (maestro collaboratore e pianista) e Marcella Polidori (vocal coach).

 

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