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giovedì 20 ore 21, venerdì 21 ore 19
Teatro Astra, Torino

Prima Assoluta

GRATTE-CIEL

di Sonia Chiambretto
regia Hubert Colas

scenografia e adattamento Hubert Colas
con Baptiste Amann, Lahcen Elmazouzi, Sofiia Manousha, Isabelle Mouchard, Manuel Vallade, Slimane Yefsah
e con la partecipazione di Mathieu Montanier 
video  Pierre Nouvel
assistente alla regia Sophie Nardone 
secondo assistente Guillaume Cayet
luci Fabien Sanchez e Hubert Colas
suono Frédéric Viénot
costumi Fred Cambier assistito da Jérémy Fouqué
direzione di scena Fabien Sanchez
regia video Ludovic Rivalan
direzione tecnica Cyril Casano

produzione Diphtong Cie
coproduzione Marseille-Provence 2013 Capitale européenne de la culture, Festival de Marseille_danse et arts multiples, Festival delle Colline Torinesi
residenze di creazione presso Villa Méditerranée (Festival de Marseille) e Teatro Astra (Festival delle Colline Torinesi)
con il sostegno di montévidéo - centre de créations contemporaines, Centquatre, Institut Français - Ministère des Affaires étrangères, Ambassade de France en Algérie, FIJAD - Région Provence-Alpes-Côte d'Azur, DRAC Provence-Alpes-Côte d'Azur
residenza di scrittura presso IMEC - Institut Mémoires de l'Édition Contemporaine
Sonia Chiambretto è rappresentata da Arche Editeur
ringraziamenti Théâtre Liberté - Toulon, Leïla Brahimi, Claire Mazeau-Karoum e Une Chambre à Soi Productions, Pénélope Lamoureux
l'immagine è un videogramma da  MURS©mehdimeddaci2011, courtesy Galerie Odile Ouizeman
testo italiano Gessica Franco Carlevero per il Festival delle Colline Torinesi
con il sostegno di Face à face Parole di Francia per Scene d'Italia, Institut Français Italia, Fondazione Nuovi Mecenati
spettacolo di  Carta Bianca nell'ambito di Torino incontra la Francia

création
Villa Mediterranée, Marseille
da giovedì 4 a domenica 7 luglio, ore 21

durata 1h30' - sottotitoli in italiano

A partire da conversazioni via Skype con dei giovani algerini in Algeria, Canada, Stati Uniti, Francia,  ho creato un "testo",  un lavoro poetico, diviso in dieci parti.   La scrittura mescola fantasia, testimonianze,  documenti d'archivio (dell'Onu, di archivi letterari come l'Imec) appunti,  disegni, stralci ricavati da Internet,  articoli di cronaca,  informazioni,  il tutto per comporre una narrazione in cui si possano evidenziare le parole dei giovani: studenti, terroristi, pentiti, poliziotti, militari, kamikaze, si possano rivelare dei personaggi, dei luoghi, degli eventi, si possa definire una lingua.
I personaggi e il loro doppio nella vita reale di una città contemporanea
1.   Alcuni sono nati negli anni novanta. Durante il decennio nero (anni del terrorismo).  Ragazzi e ragazze. Che abitano sulle colline di Algeri. Che studiano. Passando le notti alla Stresa, al Pascià, presso l'Hotel Hilton. Incantati dai DJ, dediti al consumo di bevande alcoliche, in cerca di Ecstasy. Frequentando spiagge militarizzate ... molto soli, in definitiva, sballottati tra una cultura politica che evocava la guerra di liberazione e la mancanza di valori delle élite algerine.  Li si poteva vedere circolare anche negli aeroporti dell'Algeria diretti in  Francia, Canada, Belgio, Stati Uniti. Ascoltando musica, ad alto volume.
2.  Gli altri sono nati tra gli anni ottanta e novanta. Ragazzi. Vivono in quartieri popolari e poveri della città. Passano la notte accanto ai palazzi di grandi insediamenti urbani. Alcuni sono reclutati dalla polizia. Per le squadre anti-terrorismo. Così scorazzano per la città come supereroi. Ascoltano egualmente musica, ad alto volume.
3.  Allah Akbar. Credere a Dio oppure no. L'idea di Dio è presente in tutti.
Ripreso dal basso o dall'alto lo spazio è rappresentato da:
A. Il tetto del grattacielo (sulla mappa) di Le Corbusier,  disegnato  negli anni '30 dall'architetto francese nell'ambito di OBUS (un progetto di rinnovamento urbano nella città di Algeri che sarà annullato nel 1942) sarà la spazio della narrazione.  In essa, la presenza del grattacielo,  fantasma della storia coloniale, rende  la città di Algeri luogo di fantasia.
B.  La nuova metropolitana di Algeri. I cui lavori saranno interrotti negli anni '80, lasciando la città come un grande cantiere. La linea 1 della metropolitana di Algeri sarà inaugurato solo nel luglio 2011, sul percorso del vecchio progetto Obus.
Sonia Chiambretto

HUBERT COLAS
Autore, regista e scenografo, con la compagnia Diphtong, fondata nel 1988, mette in scena alcuni suoi testi (Temporairement épuisé, Nomades, La Brûlure, La croix des oiseaux, sans faim... pubblicati da Actes Sud Papiers). Proprio a partire da Temporairement épuisé si impone, oltre che come regista come un autore importante della sua generazione. Dal 1998 lavora su altri autori: Witold Gombrowicz (Mariage), Christine Angot (Nouvelle Vague, La fin de l'amour), Sarah Kane (Purifiés, 4.48 Psychose), Martin Crimp (Face au Mur, Avis aux femmes d'Irak), Sonia Chiambretto (CHTO Trilogie), Rainald Goetz (Jeff Koons). Nel 2005 traduce e mette in scena Hamlet di Shakespeare al Théâtre National de Marseille, spettacolo presentato poi al 59° Festival d'Avignon. Nel gennaio 2001 fonda a Marsiglia Montévidéo, centro di creazione dedicato alle scritture contemporanee, spazio aperto agli incroci tra le diverse discipline artistiche. Nel 2002 inventa actOral, festival internazionale che ogni anno presenta autori che si dedicano al teatro, al romanzo, alla poesia, alla saggistica e che esplorano nuove forme di scrittura per la scena. Nel 2007 diventa artista associato al Théâtre National de La Colline di Parigi, dove presenta nel marzo 2008 la sua creazione sans faim & sans faim... (2), di cui è autore, e novembre dello stesso anno Face au Mur di Martin Crimp. Nella stagione 2009-2010, è artista associato al Lieu Unique di Nantes; nell'estate 2009 mette in scena il suo testo Le Livre d'Or de Jan in anteprima assoluta alla XIV edizione del Festival delle Colline Torinesi (al termine di una residenza creativa) e alla 63a edizione del Festival d'Avignon. Nel novembre 2009 dirige al Théâtre de la Cité Internationale di Parigi 12 Soeurs slovaques, ultimo capitolo della trilogia CHTO di Sonia Chiambretto. Nel 2011 mette in scena Kolik di Rainald Goetz e nel 2012 allestisce per il Théâtre de Gennevilliers il suo testo Stop ou Tout est bruit pour qui a peur.
Hubert Colas torna al Festival con la compagnia Diphtong per la quarta volta, dopo aver presentato nel 2008 Mon képi blanc di Sonia Chiambretto, Le Livre d'Or de Jan nel 2009 e Kolik nel 2012.  

diphtong.com

SONIA CHIAMBRETTO
Sonia Chiambretto (1968) è una delle nuove voci della letteratura contemporanea e del teatro francesi. È particolare nella sua scrittura la combinazione di finzione e testimonianza, di ricerca d'archivio e slancio poetico. L'esito è una lingua ora aspra, ora musicale. I suoi testi CHTO, interdit aux moins de quinze ans, Mon képi blanc, 12 sœurs slovaques e Zone Education Prioritaire (premiato dalla commissione del Centre National du Théâtre) sono pubblicati da Actes Sud-Papiers; il suo ultimo lavoro Polices! è stato pubblicato da grmx éditions. Collabora anche con le riviste di poesia Action Poétique, Nioques, IF, Episodes, Espaces ou attraction poétique de l'espace, Grumeaux. Organizza regolarmente letture performative dai suoi testi in teatri o musei d'arte contemporanea, come Grand Palais e Centre Pompidou di Parigi, Centre Pompidou di Metz, La Bellone di Bruxelles, Castello di Rivoli. Numerosi registi e coreografi hanno messo in scena i suoi testi (Hubert Colas, Kitsou Dubois, Benoit Bradel, Rachid Ouramdane, Michel Bernard), tradotti in Germania, Italia, Danimarca e Belgio. Conduce degli ateliers presso l'École Estienne di Parigi, l'ERAC di Cannes, l'École d'Art di Lorient.
Collabora dal 1999 alla programmazione dei Rencontres cinématographiques de Digne. Nella stagione 2012-2013 è artista associata al Théâtre Durance di Château Arnoux St.Aubain. Nell'ambito degli Ateliers de l'EuroMéditerranée de Marseille-Provence 2013, Sonia Chiambretto è in residenza presso i Bureaux Municipaux de Proximité de la Ville de Marseille, in collaborazione con il Festival Actoral.

Sonia Chiambretto è stata al Festival delle Colline Torinesi come autrice di Mon képi blanc per Carta Bianca 2008 e alla prima lettura di 12 Soeurs Slovaques per Carta Bianca 2011; nel 2012 il Festival ha curato l'allestimento di 12 Soeurs Slovaques alla Chiesa dei Batù di Pecetto Torinese e a San Pietro in Vincoli.

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