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14 - 15 giugno
TORINO Scuderie della Cavallerizza Reale

AFTER SUN

di Rodrigo Garcìa
regia Rodrio Garcìa

con Patricia Lamas, Juan Loriente
luci Carlos Marquerie
tecnico Alexandre Rault

produzione La Carnicería Teatro, Madrid / Instituto del Mediteráneo / X International Meeting on Ancient Greek Drama, Delfos / INAEM, e la Comunidad de Madrid, in collaborazione con Fundación Autor, coproduzione Théâtre de la Cité Internationale / Théâtre de la Ville / Festival d'Automne à Paris

[…] Ogni pièce ha un suo ciclo vitale proprio e differente, che si posa su fragili basi, il che ci ricorda che siamo esseri viventi. Quando il gruppo di lavoro ha sangue che cola dalle vene, crea a partire dalla debolezza e dall'incertezza.
Ogni pièce ha la caratteristica di affrontare nel modo più ambiguo e suggestivo qualsiasi soggetto dato alle persone, in seno alla nostra bella Europa, e intende parlare di certe forme verosimilmente non corrette: la decadenza del corpo, l'ambizione, la pedofilia, l'educazione, la miseria, la violenza che invade il quotidiano fino alla nausea.
Ogni pièce costituisce un manifesto circa il ruolo dell'attore in teatro: è un creatore e non una macchina più o meno virtuosa e capace di ripetere le parole e di eseguire le azioni imposte dall'esterno.
Ogni pièce tiene conto e si preoccupa dei corpi che appaiono sulla scena, nella misura in cui il corpo dell'interprete costituisce uno spazio teatrale veritiero (condizione che il teatro occidentale si è accanito, durante tutta la sua storia, a nascondere).
E ogni pièce, infine, non tralascia di rimettere in questione la vita nelle sue espressioni più tristi e pragmatiche: vite da buttare dopo l'uso, una eclissi senza fine sul parcheggio del centro commerciale, la penombra dei nostri giorni di minima comunicazione, i trionfi a scapito del tuo tempo di essere umano. Attraverso queste pièce intendo smascherare un umanesimo riduttivo, sminuente, che non va al di là del semplice addomesticamento. L’umanesimo generato dal Fondo Monetario Internazionale.
Rodrigo García

Juan e Patricia raccontano il mito di Fetonte che, troppo ambizioso, voleva guidare il carro del Sole, ne perse il controllo e cadde folgorato da Zeus. Sono loro i Fetonte di oggi che sognano di sfidare la società, di superare il resto del mondo: due ribelli ubriachi di vita e di morte, presi dal vortice delle mode e del consumismo, due ragazzi educati nel culto dell’usa e getta, senza altro sogno che raggiungere la fama accordata ai calciatori.

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