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1 giugno
MORASENGO Castello

MOLLY B

tutti i miei sì

di James Joyce
regia Carlo Cecchi

di Ruggero Guarini
con Iaia Forte
scene e costumi Titina Maselli
luci Andrea Narese

produzione Teatro Stabile di Firenze

È stato Raffaele La Capria a segnalarmi l’esistenza di questa traduzione in napoletano. Cecchi, con cui ne parlai subito, ricordò come la voce di Molly, registrata su disco da un’attrice irlandese, gli avesse già suggerito affinità con la cadenza della Campania.
Di Molly mi piace il rapporto con il corpo. È un’esplosione di lava, di calore, di suoni, di odori. Diventa sublime anche attraverso la coscienza fisiologica. Molly per me è un ventre in solitudine, un rimuginare su amplessi, un grido alla vita, un accumulo di onde, un mistero di abbandono, una rivendicazione del valore della carne. È un concentrato di ricordi, di voglie, di scenari. Il suono napoletano applicato a Joyce è prima un dialetto scandito con cura, poi quasi una musica che acquista una dimensione soprattutto emotiva, direi sensoriale. Io do voce ad un ciclo ininterrotto di stati d’animo che si connettono via via a prestazioni sessuali con l’amante, al primo amore, a fantasie d’un rapporto con un giovane, a barlumi riguardanti marinai e zingari; ma ci sono pure osservazioni materne su di un seno, il dolore per il figlio morto, i pensieri sulla superstizione, il fascino per la natura, e ferite, e sentimenti…
Iaia Forte

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