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20-21 giugno
CASTAGNETO PO Villa Cinema

Prima Nazionale

MARCIDO: CANZONETTE. CANZONETTE MARCIDO!

spettacolo musical/musicante

di Marco Isidori
regia Marco Isidori

Interpreti Maria Luisa Abate (voce e fisarmonica),
Alessandro Curti (voce, chitarra, mandolino, balafon e maracas),
Paolo Oricco (voce, nacchere e percussioni),
Davide Barbato (voce e chitarra),
Isadora Pei (voce, pianoforte, chitarra e xilofono),
Roberta Cavallo (voce, mandolino, chitarra, grancassa e percussioni),
Elena Serra (voce, xilofono e percussioni),
Grazia Di Giorgio (voce, piatti e percussioni),
Carlino Sorrentino (voce, triangolo e percussioni),
Chiara Cardea (voce, pianoforte),
Claudio Del Toro (voce, percussioni),
Michele Paoletti  (voce, pianoforte e congas),
Giulia Bussetti (flauto)

produzione Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa

Nell’estate 2002 i Marcido hanno deciso di dedicarsi ad uno studio più specificamente musicale (nel senso di musica proprio cantata e suonata!), per dare corpo alla tendenza implicita ma chiarissima, che da sempre ha guidato gli spettacoli della compagnia: tirar fuori la musica, per usarla come ulteriore mezzo d’espressione teatrale. Partendo da alcune canzoni di Weill e Brecht, ben presto lo studio si è evoluto nella concezione di un vero e proprio spettacolo (Festival delle Colline Torinesi 2003), in cui i Songs dell’Opera da Tre Soldi sono stati il pretesto per un esperimento molto particolare di "musica teatrale".
Sotto le mentite spoglie di un recital interpretato da eleganti esecutori, anche in questo secondo concerto, protagonista sarà nuovamente l'Orchestra/Spettacolo di Marilù dei Mar(cido) e degli Stessi Mar(cido) (il nome del complesso è ovviamente un affettuoso omaggio al mondo del varietà e della canzonetta) che, attingendo ad un repertorio canzonettistico eterogeneo, saprà dirigere anche questa testualità minore nel solco di quella drammaturgia del grottesco che li ha affascinati da sempre: suonando e cantando, i Marcido faranno appello a quella magnetica energia attorale, dinamica centrale di tutti i loro spettacoli, che farà andare il concerto ben aldilà di una semplice esecuzione canora e strumentale.


L’eterogeneità musicale la più sfacciata, messa in piega, affinché un indiscutibile sapore drammatico ne possa pianger copiosamente fuori.

Nel 2003, il Festival delle Colline Torinesi vide il debutto di una “band” molto particolare: Marilù dei Mar(cido) e l’Orchestra-Spettacolo degli Stessi Mar(cido), nata per consentire alla compagnia di misurarsi, per la prima volta in senso proprio, con l’esecuzione canora e strumentale. Per quel primo esperimento di “musica cantata e suonata” usammo la collana dei songs dell’Opera da tre soldi, che garantiva di per sé una struttura teatrale perfettamente rodata. Studiammo, alcuni di noi per la prima volta, la “musica”, ed arrangiammo un concerto decisamente eccentrico ma di sicura rilevanza spettacolare: diventavano qui, suono e canto, le ultime “macchine” teatrali con cui i Marcido andavano proseguendo la loro ricerca scenica.
Per questo secondo “concerto”, la casualità sbarazzina del repertorio che proponiamo la dice lunga sui nostri intenti: affrontare cioè l’eterogeneità musicale più sfacciata per piegarla ad una teatralità specificamente Marcido. Seguendo la suggestione di Proust, che collocava la canzonetta tra i momenti più nobili e quindi più efficaci dell’espressione artistica, abbiamo scelto un programma di brani estremamente diversificati per clima, genere e collocazione temporale, affidando per contro a quella speciale energia attorale propria di ogni nostra performance, il compito di trasformare tale eterogeneità in una struttura di assoluta coerenza drammaturgica.

Marco Isidori

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